SIC Le gole del Biedano

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SIC Le gole del Biedano


Tra i percorsi più amati dai visitatori del territorio, non ci si può certo esimere dall’annoverare un altro Sito di Importanza Comunitaria (SIC): le Gole del Biedano.

Con un’estensione di circa 6 Km, questo percorso parte dal centro abitato di Blera, segue la strada che porta fino al Ponte del Diavolo, raggiunto il fondovalle prosegue risalendo il corso del Torrente Biedano, fino a raggiungere il paese di Barbarano Romano. Il percorso è scaricabile da https://hiking.waymarkedtrails.org/#?map=14.0/42.2663/12.058 Itinerario dal fascino straordinario le Gole del Biedano negli ultimi anni, sono divenute una delle principali attrazioni naturali della zona e costituiscono una meta ideale per i turisti che vogliono godere della bellezza della natura circostante.
Per un turista che visita le Gole del Biedano per la prima volta, l'esperienza è suggestiva. Le gole sono delle forre, ovvero dei profondi canyon formatisi grazie all'erosione dell'acqua del Torrente Biedano, che scorre tra le pareti rocciose creando un paesaggio unico e affascinante.
Strati di roccia sedimentaria, piccole cascate, piscine naturali, mole dismesse, sbarramenti, e ancora una varietà di specie animali e vegetali, che a tratti regalano un paesaggio dalle sembianze equatoriali.
Il periodo migliore per visitare le Gole del Biedano è senz’altro quello che va dalla primavera all'estate, quando il clima più caldo, rende il percorso più saldo e meno scivoloso ma anche in bassa stagione, ovvero in autunno e inverno il paesaggio può essere ugualmente affascinante e suggestivo.
Durante la visita alle Gole del Biedano i visitatori possono godere della bellezza della natura e dedicarsi alla fotografia e ancora al birdwatching. Le Gole del Biedano sono infatti un habitat naturale per numerose specie di uccelli, tra cui aquile, falchi, gufi e molti altri.
In base alle conoscenze attuali la fauna lungo le Gole del Biedano ammonterebbe a 23 specie accertate: 10 anfibi e 13 rettili.
Per quanto riguarda le 10 specie di anfibi segnalate nell’area, certa è la presenza dell’ululone dal ventre giallo (Bombina variegata pachypus) ormai uno degli anfibi più rari e minacciati del Lazio, nella zona di San Giuliano. Presenti in questa zona anche la Salamandrina dagli occhiali (la Salamandrina terdigitata), la Salamandra di Savi e la rana agile (Rana dalmatina), tutte di particolare significato biogeografico e conservazionistico.
Relativamente alle specie di rettili segnalate nell’area, le specie di maggiore importanza sono la testuggine terrestre (Testudo hermannii) e il cervone (Elaphe quatuorlineata) entrambi presenti con inconsueta abbondanza; da segnalare anche la coronella austriaca (Coronella austriaca) e la coronella girondica.


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Sito di importanza comunitaria (SIC) rilevante per l’alta naturalità dell’area, dovuta alla limitata antropizzazione, per la varietà di habitat e per la presenza concomitante di numerose specie di rapaci diurni e notturni come la Cicogna nera (Ciconia nigra), favorita dalla presenza di rupi tufacee, ideali siti di nidificazione di queste specie di uccelli.

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